L’ortodonzia dell’ultimo decennio ha visto un enorme sviluppo delle terapie con allineatori. Tale tecnica ha presentato da subito una notevole serie di vantaggi:
Anche per il paziente tale metodica offre notevoli vantaggi:
Ad oggi però la grande maggioranza dei professionisti ha percepito ragionevolmente questa tecnica come adatta esclusivamente ai casi “semplici”, poiché le forze applicate dagli allineatori sono molto leggere ma soprattutto condizionate dalla capacità del materiale di mantenere un “fitting” efficace nel tempo. Il “fitting” non è solo la capacità di aderire al dente, è anche la capacità di trasferire forze utili al movimento dello stesso anche dopo giorni, pertanto il materiale dei dischi utilizzati deve essere funzionale alla biomeccanica programmata. Nel caso di Nuvola, sono stati sviluppati dischi di materiale con un modulo di elasticità particolarmente utile per la tecnica Nuvola OP System, che applica un “sistema “di forze, ossia due forze differenti. Questa tecnica permette ora di affrontare casi complessi nell’ambito della pratica quotidiana con grande controllo, predicibilità, accelerazione dei tempi e quindi tranquillità per professionista e paziente.
Nuvola Op System è un innovativo sistema nell’inflazionato panorama odierno degli allineatori che coniuga coerentemente i seguenti aspetti:
Si tratta appunto di un “sistema”, poiché unisce due diverse tecniche in un unico protocollo: allineatori ortodontici (Nuvola OP) e un dispositivo miofunzionale appositamente progettato (Axel).
A livello dentale la progettazione segue parametri di movimento da tempo conosciuti e di rispetto dei tessuti di sostegno, con forze leggere e costanti: questo viene ottenuto con gli allineatori sequenziali. Negli allineatori sono poi presenti pin linguali posti superiormente.
A livello invece di basi ossee viene introdotto l’uso del dispositivo “Axel”: questo è appositamente concepito per stimolare adattamenti scheletrici della base cranica attraverso specifici esercizi che il paziente deve compiere quotidianamente; questi ultimi consistono nel serramento del dispositivo stesso con gli allineatori in arcata.
Negli allineatori sono inseriti rinforzi anatomici per permettere (attraverso il serramento con Axel) la trasmissione di forze assiali a gruppi dentali, specificamente associati tra loro, secondo le suture palatine e secondo la asimmetria che presenta il palato di ciascun paziente; ciò al fine di permettere la correzione personalizzata e spesso asimmetrica di ciascun caso.
I pin linguali esercitano una presenza “attrattiva” sulla dinamica spaziale linguale, ossia la lingua viene attratta ad esplorare l’area dello “spot linguale” (che è assolutamente libero) da queste piccole sporgenze appositamente testate come dimensione e posizione. Questi sono escludibili a richiesta.
Abbiamo scelto di presentare il seguente caso, perché presenta le seguenti caratteristiche:
Dopo attenta analisi si è optato per l’estrazione dei primi premolari inferiori per favorire il riposizionamento canino e dei secondi premolari superiori per miglior ancoraggio e conservazione dei volumi mascellari.
A seguito delle estrazioni si è proceduto alla scansione digitale del caso, si è quindi progettata espansione simmetrica palatale con poca o nulla proclinazione dentale, limitatamente ai settori da primo molare a canino, rispettando la cosiddetta area di sostegno, che è compresa tra sutura intercanina e sutura cruciforme.
Sono state progettate una trentina di coppie di allineatori fissando già un setup al quarto mese.
La cronologia dei setup è essenziale e va programmata dalla consegna dei primi allineatori. L’uso di Axel associato alla progettazione dei movimenti dentari relazionati agli stimoli verso le suture palatine porta quasi sempre a riadattamenti o espansioni importanti del palato. Una progettazione dentale non collegata alle basi ossee renderebbe incongruo il fitting di allineatori progettati su basi ossee inalterate dall’inizio alla fine. Il setup intermedio assicura quindi una perfetta aderenza tra movimento dentale e adattamento basi ossee, soprattutto in questo caso dove abbiamo movimenti dentali importanti sia superiori che inferiori per la chiusura degli spazi e altrettanti adattamenti importanti come l’espansione palatale.
Nel confronto prima e dopo possiamo renderci conto anche dalla distensione delle rughe palatali di come il palato cambi radicalmente la propria struttura (Fig.7 vs Fig 12).
Come da protocollo Op System il cambio degli allineatori è avvenuto ogni dieci giorni, un totale di 35 allineatori con tre setup: il trattamento a partire dalla estrazione dei premolari è durato 12 mesi.
Contemporaneamente l’uso di Axel è stato proposto per trenta minuti al giorno, con un serramento ogni tre secondi a labbra chiuse; il dispositivo va indossato con gli allineatori inseriti sulle arcate. L’effetto della tecnica Op System è molteplice:
Nel caso qui riportato il soggetto presentava un ipertono dei muscoli periorali (Fig. 14), in particolare dell’orbicolare e mentoniero, che certamente ha contribuito alla contrazione palatale e premaxillare. Tale ipertono si è notevolmente ridotto fin dai primi mesi di terapia (Fig. 15).
I controlli sono stati bimensili, con la consegna di un set variabile da 4 a 6 allineatori ogni volta; il tempo medio di ogni appuntamento alla poltrona è stato di circa 15 minuti (escluso il primo appuntamento di consegna dei primi allineatori e posizionamento attachment).
I canini inferiori si sono riposizionati perfettamente, l’arcata ha assunto una morfologia armonica con rapporti di prima classe canini e molari. La linea mediana è centrata ed i tessuti di sostegno sono ben rappresentati e in salute parodontale.
Abbiamo utilizzato in questo caso piuttosto impegnativo gli allineatori Nuvola OP, poiché i movimenti necessari al raggiungimento dell’obbiettivo terapeutico erano piuttosto impegnativi in termini di rotazioni e movimento corporeo di vari elementi dentali.
Considerando poi la conformazione palatale assai contratta iniziale e soprattutto la necessità di estrarre i due premolari, si voleva scongiurare il rischio che il palato si contraesse ancora di più; si è invece ottenuta una espansione funzionale che ha permesso un’ottimale chiusura degli spazi, riportando comunque ad una morfologia armonica del palato.
Tutto questo ha confermato che Nuvola OP System è una tecnica che associa grande potenziale di rimodellamento d’arcata e di movimenti dentari associato ad un altrettanto elevato grado di controllo, rendendone l’applicazione clinica estremamente agevole.
La cura ha richiesto un periodo di tempo assai limitato dati gli obbiettivi terapeutici ed un impegno alla poltrona davvero minimo.