La forma del volto umano ha da tempo appassionato artisti, studiosi antropologi e ….ortodontisti.Spesso si parla di dolicocefalo o brachicefalo ,ritengo quindi interessante riportare brevemente da dove derivano tali termini.
“Dolicos”, in greco antico indicava un tipo di corsa lunga, ed è quindi usato per indicare qualcosa di allungato, mentre “brachi” è un suffisso derivante dal greco “brakùs”, che significa corto, breve.
Applicati all’anatomia brachi o dolicocefalo sono termini relazionati alla forma del cranio visto dall’alto, quindi del neurocranio, ma a volte se ne parla come se fosse un indice relativo a tutto, faccia inclusa.
Lo splancocranio invece ha una altra nomenclatura, euryprosopo, mesoprosopo e leptoprosopo; dal termine greco “prosopon” che vuol dire faccia.
Che abbiano dieverse nomenclature pur essendo la medesima regione anatomica, il capo, è assolutamente corretto poichè si tratta di parti del cranio con sviluppo differente e soggette ad influenze morfogeniche differenti.
Nel caso del neurocranio, parliamo di indice cefalico, nel caso di splancnocranio invece parliamo di indice facciale.
Un termine usato per praticità è oggi dolicofacciale o brachifacciale, poichè in effetti sono spesso associati ,un neurocranio dolico ad uno splancocranio leptoprosopico,(quindi entrambi allungati) o un neurocranio brachi ed uno splancnocranio euryprosopico,(quindi entrambi larghi).
L’indice cefalico si ottiene dividendo la massima larghezza cranica con la massima lunghezza e un valore medio è intorno a 75-80 ; l’indice facciale invece si ottiene con la formula: distanza N-Gn x 100/ Zyr-Zyl; ossia distanza N-Gn moltiplicata 100 divisa per il valore della bizigomatica, e un valore medio possiamo porlo intorno a 85-90.
La scelta della terapia è quindi necessario che sia orientata verso il rispetto di questi importanti quanto antichi indici di riferimento, a breve nell’applicazione opanalysis (http://www.opanalysis.com) sarà disponibile, anche l’indice di altezza facciale. I valori universalmente accettati sono : fino a 97 corrisponde al biotipo facciale EURIPROSOPO, da 98 a 104 corrisponde a MESOPROSOPO,da 104 in su al biotipo facciale LEPROPROSOPO.
Insieme alla posizione ototemporale il professionista potrà quindi maggiormente sviluppare la propria capacità di osservazione ed impostare la terapia nella maniera più corretta.